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TYPO # 3
performance, 2016

Concept

 

L'azione inizia con la mia co-performer Inanna che preleva il mio sangue, davanti a un tavolo bianco con una vecchia macchina da scrivere Olivetti.

Inanna versa il mio sangue in una coppa di vetro dove immergiamo un nastro di raso bianco finché non è completamente intriso di sangue. Poi tendiamo il nastro attraverso la stanza, e immediatamente lo spazio si riempie di sottili tracce di sangue che si incrociano sul pavimento, creando una mappa dei nostri movimenti.

Quindi apro la macchina da scrivere e sostituisco il vecchio nastro d'inchiostro con quello imbevuto di sangue. Mi siedo davanti alla Olivetti e inizio a scrivere. Inanna prende i fogli di carta e li attacca agli invisibili fili bianchi appesi al soffitto.

L'ultima frase che scrivo è "Ofelia Non Annega", in una celebrazione della resilienza femminile contro la rappresentazione romantica dell'eroismo femminile autodistruttivo. L'azione si ripete dall'inizio per circa sei ore, finché la vista dello spazio performativo non è completamente coperta.

 

La performance trae ispirazione dalla Tragedia Di Via Savoia del 1951 a Roma, con il crollo della scala di un palazzo sul quale sostavano centinaia di aspiranti dattilografe in attesa di un colloquio di lavoro.

La mia performance riflette anche sull'importanza del passaggio da una società prevalentemente agricola alla vita urbana, un cambiamento che ha consentito alle donne di uscire dalla sfera domestica e trovare impiego negli uffici. Sebbene questo processo fosse accompagnato da sfruttamento e misoginia, rappresentò l'inizio dell'emancipazione femminile in Italia. In questo contesto, l'onnipresente telaio dell'arte contemporanea femminile risulta essere a mio avviso un simbolo anacronistico e ancora patriarcale, mentre la macchina da scrivere si erge a simbolo della tecnologia del riscatto. La macchina da scrivere, in particolare, rappresenta uno strumento di autonomia e progresso, un mezzo attraverso il quale le donne potevano esprimere la loro intelligenza e creatività in ambito professionale.

La performance diventa così un omaggio alla memoria delle donne colpite dalla tragedia di via Savoia e un riconoscimento del loro contributo fondamentale alla rinascita culturale e tecnologica del dopoguerra, sottolineando il ruolo cruciale delle donne nel periodo post-bellico e il loro percorso verso l'emancipazione.

Documentazione

Azioni
Live Cinema Festival @ Macro Museum of Rome - 2016

Japan Media Arts Festival, Tokyo - 2017 

Credits
Concept and art direction - Francesca Fini
Performing - Francesca Fini, Inanna Trillis

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